L’Angolo Mediterraneo: le fave

Goccia di nutrizione

IL LEGUME PRIMAVERILE DA NON DIMENTICARE!

Il contenuto di proteine (5g per 100g) e di fibra (4,5g per 100g), insieme alle vitamine A, C, K e B9 e a minerali quali principalmente potassio, calcio e ferro rendono questo legume particolarmente interessante dal punto di vista nutrizionale. Infatti, la fibra rende le fave un valido aiuto in caso di stipsi e per la regolazione dei livelli ematici di glucosio e colesterolo. Di riflesso la fibra insieme al potassio contribuisce al controllo della pressione arteriosa e del rischio cardiovascolare. Invece, il calcio presente insieme alla vitamina K è utile per la salute delle ossa mentre la vitamina A contribuisce al benessere della vista e della pelle. Le proteine contenute rendono il consumo di questo legume in combinazione con la pasta un ottimo piatto unico! Ma anche crude con formaggi freschi e salumi, saltate o in purea con verdure amare (cicorie, tarassaco) e olio extra vergine di oliva… accompagnate da un buon pane integrale costituiranno uno vero e proprio … ‘piatto funzionale tradizionale’!

Goccia di sostenibilità

IL BACCELLO: C’È ANCORA TANTO DA PRENDERE!

Delle fave fresche quasi il 90 % in peso finisce nella spazzatura. Questo scarto è rappresentato dai baccelli. Con essi scartiamo tutti i nutrienti presenti nei semi: proteine, fibre, sali minerali e vitamine. E allora perché scartarli? Ben lavati possono rientrare nelle pietanze cotte a base di fave (come da tradizione contadina) oppure possono essere cucinati in maniera diversa. Per esempio gratinati. Dopo bollitura basta saltarli in padella con un filo di olio EVO, uno spicchio di aglio e qualche pomodorino. Disposti poi in una pirofila e ricoperti di pangrattato, dopo 5 minuti grigliati in forno diventano un contorno delizioso e nutriente.

Goccia di tipicità

DI VARIETÀ CE NE SONO… ANCHE ITALIANE!

Nonostante molto note e diffuse siano le varietà spagnole, tante sono le varietà italiane di fave. Le più pregiate sono originarie del Sud Italia e sono:

  1. Fava larga di Leonforte (originaria della Sicilia): dai semi molto teneri che cuociono velocemente;
  2. Fava di Carpino (originaria della Puglia): con buccia sottile e sapore intenso; verde al momento della raccolta, diventa color sabbia con il passare del tempo.
  3. Fava di Ustica (tipica di Ustica, isola siciliana): di colore verde pallido tendente al bianco; si mangia anche cruda.

Altre varietà italiane sono la Fava Cottora dell’Amerino (prodotta nella zona dell’Armerino, fra Terni, Amelia e Orvieto) e la Fava di Fratte Rosa(tipica delle colline pesaresi).

 

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