Novembre è il mese in cui l’autunno si fa più intenso: l’aria si raffredda, i colori diventano più profondi e il desiderio di sapori intensi e nutrienti si fa sentire. Tra i frutti che meglio rappresentano questa stagione c’è il cachi mela, dolce, compatto e sorprendentemente pratico da gustare.
A differenza dei cachi tradizionali, che devono maturare a lungo per diventare morbidi e perdere l’astringenza, il cachi mela si consuma subito, senza attese. Si affetta come una mela, si mangia con la buccia e conquista per la sua polpa soda, croccante e priva di tannini, perfetta da gustare al naturale o da usare in cucina.
Per il mese di novembre, i cachi mela sono al centro dell’iniziativa che vede Sole365 partner di AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Ogni chilo acquistato contribuisce concretamente alla ricerca, con l’obiettivo di promuovere scelte alimentari consapevoli e sostenere il valore della prevenzione a tavola.
Scegliere frutta di stagione come i cachi mela significa rispettare i ritmi della natura, sostenere la filiera locale e prendersi cura del proprio benessere in modo semplice, ma concreto.
Le varietà: tra nomi, forme e consistenze
Il nome scientifico del cachi è Diospyros kaki, che in greco significa “cibo degli dèi”. Dalla pianta si ottengono diverse varietà di frutti, che si distinguono per consistenza, sapore e modalità di consumo. La principale differenza tra cachi e cachi mela riguarda i tannini: nei cachi tradizionali, la polpa è ricca di sostanze astringenti e necessita di tempo per maturare e ammorbidirsi. Nei cachi mela, invece, i tannini sono assenti o stabilizzati, permettendo di consumarli quando sono ancora sodi, con una consistenza compatta e croccante, simile a quella di una mela.
Le varietà non astringenti, cioè quelle comunemente vendute come cachi mela, includono:
- Fuyu: la più diffusa al mondo e la più facile da trovare nei supermercati italiani. Ha buccia arancio chiaro, forma tondeggiante e polpa croccante. Si consuma come una mela, anche con la buccia.
- Persimon (Rojo Brillante): varietà spagnola molto commercializzata anche in Italia. Viene raccolto sodo e trattato per ridurre l’astringenza, mantenendo la polpa compatta e un sapore dolce intenso.
- Vaniglia della Campania: varietà italiana apprezzata per la sua buccia sottile e il sapore particolarmente aromatico. Si trova principalmente al centro-sud Italia.
Tutte queste tipologie hanno in comune la possibilità di essere consumate subito, senza bisogno di attendere la maturazione, rendendo il cachi mela una scelta pratica, versatile e adatta a molte preparazioni, dolci e salate.
Proprietà nutrizionali del cachi mela
Il cachi mela è un frutto ricco di acqua, zuccheri semplici, fibre e micronutrienti, con un profilo nutrizionale interessante per chi cerca un alimento dolce ma al tempo stesso funzionale al benessere e alla prevenzione. A differenza del cachi tradizionale, presenta una minore concentrazione di tannini, è più digeribile e si consuma facilmente anche da crudo, grazie alla sua consistenza soda.
Per 100 g di prodotto fresco, il cachi mela apporta circa:
- 65 kcal
- 16 g di zuccheri semplici, tra cui glucosio e fruttosio
- 2,5 g di fibre, che favoriscono la regolarità intestinale e aiutano a modulare l’assorbimento degli zuccheri
- 270 mg di potassio, utile per la funzione muscolare e il bilancio idrosalino
- 0,4 mg di ferro, coinvolto nella produzione dei globuli rossi
- 8 mg di vitamina C, che contribuisce alla protezione del sistema immunitario
- 250 µg di beta-carotene, precursore della vitamina A
In particolare, la presenza di fibre rallenta l’assorbimento del glucosio, favorendo una risposta insulinica più graduale. Questo significa che, pur contenendo zuccheri semplici, il cachi mela contribuisce a evitare picchi glicemici troppo rapidi, risultando quindi più equilibrato dal punto di vista metabolico rispetto ad altri frutti zuccherini.
Il beta-carotene, responsabile del colore aranciato del frutto, viene parzialmente convertito in vitamina A, importante per:
- la salute della vista
- il mantenimento della pelle e delle mucose
- la formazione delle ossa
- il funzionamento del sistema immunitario
Anche la vitamina C, pur presente in quantità moderate, svolge un ruolo essenziale nella difesa dell’organismo e favorisce l’assorbimento del ferro.
In sintesi, il cachi mela è un frutto che unisce piacere e nutrizione, e grazie alla sua digeribilità e praticità può essere apprezzato da adulti e bambini, all’interno di una dieta varia e bilanciata.
Come sceglierli, conservarli e consumarli
Il cachi mela ha buccia liscia, colore arancio brillante e una polpa soda e compatta, dal profumo delicato. Al momento dell’acquisto, è bene preferire frutti integri, senza ammaccature o macchie, con consistenza tesa ma leggermente elastica al tatto.
Come si mangia il cachi mela? Si può gustare crudo, tagliato a spicchi o a fette come una mela, con o senza buccia. La sua consistenza croccante lo rende adatto anche a insalate, dolci e preparazioni al forno.
Una volta portato a casa, se è ancora troppo sodo può essere tenuto a temperatura ambiente per farlo maturare lentamente. Quando raggiunge la giusta consistenza, è meglio trasferirlo in frigorifero, dove si conserva per circa 5–7 giorni. Se già affettato, andrebbe consumato entro 24 ore e conservato in un contenitore chiuso.
Idee in cucina: ricette con il cachi mela

Ricette salate
Insalata di cachi mela con formaggio e noci
Affettare 2 cachi mela ben sodi, disporli su un letto di rucola e valeriana, aggiungere 80 g di formaggio erborinato a pezzetti e 30 g di noci. Condire con una vinaigrette preparata con olio extravergine, aceto balsamico, sale e pepe. Servire subito per valorizzare la consistenza croccante del frutto.
Cachi mela al forno con ricotta, noci e timo
Tagliare a metà 2 cachi mela (vaniglia o persimon), svuotarli leggermente e tenere da parte la polpa. In una ciotola mescolare 200 g di ricotta, la polpa dei cachi, 30 g di noci tritate, un cucchiaino di olio extravergine, timo fresco, sale e pepe. A piacere aggiungere un cucchiaino di miele di castagno. Riempire i cachi con il composto, disporli in una teglia e cuocere a 180 °C per 15–20 minuti. Servire tiepidi, con una guarnizione di timo fresco.
Spiedini di tofu e cachi mela
Tagliare a cubetti 200 g di tofu e 2 cachi mela sodi. Marinare il tofu in 2 cucchiai di salsa di soia, un cucchiaino di olio di sesamo, succo di mezzo lime e zenzero grattugiato per 20 minuti. Comporre gli spiedini alternando cachi e tofu, cuocere su una griglia o piastra per 5–6 minuti, girandoli a metà cottura. Aggiungere semi di sesamo prima di servire.
Ricette dolci
Torta ai cachi mela e amaretti
Frullare 2 cachi mela maturi e unirli a 3 uova, 100 g di zucchero di canna, 80 ml di olio di semi, 150 g di farina 00, 50 g di amaretti tritati, una bustina di lievito e mezzo cucchiaino di cannella. Versare il composto in una tortiera rivestita con carta da forno e cuocere in forno statico a 180 °C per circa 40 minuti. Lasciare raffreddare e decorare con zucchero a velo.
Budino di cachi mela con croccante ai pistacchi
Frullare la polpa di 2 cachi mela ben maturi con 2 cucchiai di yogurt greco, un cucchiaino di miele e un pizzico di cannella. Versare la crema in coppette e lasciare riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Prima di servire, guarnire con un cucchiaio di granella di pistacchi tostati o con un croccante fatto in casa a base di zucchero e pistacchi.
Il sapore dell’autunno, croccante come un cachi mela
Il cachi mela è un frutto che sa sorprendere: unisce la consistenza fresca e croccante di una mela al calore zuccherino tipico dell’autunno. Si consuma facilmente, si presta a ricette originali e rappresenta una scelta perfetta per arricchire la dieta autunnale con gusto, semplicità e proprietà benefiche.
Sceglierlo a novembre significa portare in tavola un frutto di stagione, sostenere la filiera locale e contribuire all’iniziativa solidale che vede Sole365 a fianco di AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro: per ogni chilo di cachi acquistati, una parte verrà devoluta alla ricerca. Un gesto semplice, ma ricco di valore.
Approfittare dei doni della natura nel momento giusto è un modo concreto per volersi bene, un morso alla volta.