È tempo di percoche

Agosto porta con sé il caldo più intenso e il sapore pieno dell’estate, quello che si ritrova nei frutti succosi e profumati come le percoche. Con il loro giallo dorato, la polpa soda e l’aroma inconfondibile sono tra i simboli più autentici della tradizione contadina del Sud.

Non semplici pesche, ma frutti speciali: perfetti da gustare al naturale, da trasformare in conserve o per preparare il classico vino con le percoche, rito conviviale di tante estati italiane.

Nel mese di agosto, sono le percoche ad essere protagoniste dell’iniziativa che vede Sole365 al fianco di AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro): con ogni acquisto si contribuisce concretamente alla ricerca, sostenendo la prevenzione a tavola e promuovendo uno stile di vita sano e consapevole.

Acquistare frutta di stagione come le percoche vuol dire portare in tavola tutto il sapore ed i nutrienti di questo frutto e sostenere la filiera locale, con piccoli gesti quotidiani.

Le percoche: nutrienti preziosi e benefici per la salute

Le percoche, spesso confuse con le pesche, sono un frutto unico, apprezzato per la polpa compatta, il sapore aromatico e la versatilità in cucina. Dal punto di vista nutrizionale, rappresentano una scelta eccellente per chi desidera un alimento ricco di fibre, vitamine e sali minerali, pur mantenendo un contenuto calorico moderato.
Il peso medio di una percoca varia tra 150 e 250 grammi, a seconda della varietà. La polpa soda e consistente contribuisce a un frutto compatto e piuttosto pesante rispetto alle dimensioni.

Ogni 100 g di percoche apportano circa 30 kcal, provenienti in gran parte da zuccheri semplici. Costituite per oltre il 90% da acqua e con una presenza minima di grassi e proteine, si rivelano particolarmente dissetanti e leggere. Questa combinazione le rende alimenti molto utili per mantenere il peso corporeo nella norma, grazie anche al loro contenuto di fibre che favorisce il senso di sazietà.

Tra i micronutrienti presenti nelle percoche, si trovano:

  • Vitamina C, utile per il sistema immunitario e la protezione dallo stress ossidativo;
  • Vitamina A (sotto forma di beta-carotene, pigmento con proprietà antiossidanti), che contribuisce alla salute della pelle, della vista e delle mucose;
  • Potassio, un minerale essenziale che favorisce l’equilibrio dei liquidi e contribuisce a bilanciare l’eccesso di sodio, supportando il benessere cardiovascolare
  • Tracce di magnesio, fosforo e ferro, che supportano il metabolismo e il benessere generale.

Grazie a queste caratteristiche, le percoche:

  • aiutano a mantenere una buona idratazione nei mesi più caldi,
  • favoriscono la regolarità intestinale,
  • contribuiscono a una dieta equilibrata e antiossidante,
  • possono essere consumate anche all’interno di un regime alimentare controllato.

Il loro indice glicemico contenuto e la ricchezza in antiossidanti naturali le rendono particolarmente interessanti anche nella prevenzione di alcune malattie croniche, in linea con le indicazioni di una dieta orientata al benessere e alla prevenzione attiva.

Come scegliere, conservare e gustare le percoche

Che frutto è la percoca?
Le percoche sono una varietà di Prunus persica, come le pesche.
La differenza tra pesche e percoche, però, risiede in alcune caratteristiche ben precise: la polpa della percoca è più soda e compatta, spesso gialla intensa, una pelle leggermente vellutata ma più tenace e il nocciolo è ben aderente alla polpa (a differenza delle pesche, che presentano una polpa più morbida e un nocciolo che si stacca facilmente).
Proprio grazie a questa consistenza, le percoche sono ideali per la trasformazione in conserve, sciroppi e preparazioni al forno, mentre le pesche comuni sono più adatte al consumo fresco.

Scegliere una percoca al giusto grado di maturazione è fondamentale per apprezzarne a pieno consistenza e dolcezza. Il frutto maturo si riconosce dalla buccia di un giallo acceso, spesso con sfumature rosate, dalla polpa soda ma non eccessivamente dura e dal profumo intenso e caratteristico alla base del frutto.
I difetti da evitare sono: buccia grinzosa (segno di sovramaturazione), macchie brune o molli, profumo assente o sgradevole

Quando si raccolgono le percoche?
Il periodo di raccolta varia leggermente a seconda della varietà e della zona di coltivazione, ma in generale va da fine giugno a tutto agosto, con un picco proprio nel mese di agosto.

Come conservare le percoche?
Una volta acquistate, le percoche vanno conservate in frigorifero, dove si mantengono per 2-6 giorni a seconda del grado di maturazione. Se ancora leggermente acerbe, possono essere lasciate a temperatura ambiente per completare la maturazione in modo naturale.
Per gustarle anche fuori stagione, si prestano alla conservazione in sciroppo, alla preparazione di marmellate o possono essere congelate dopo essere state snocciolate e tagliate a spicchi.

Dal sapore pieno e dalla consistenza compatta, le percoche sono perfette sia per il consumo fresco che in cucina, dove mantengono forma e gusto anche dopo la cottura. E per chi ama le tradizioni, il binomio estivo “vino e percoca” rappresenta un vero rito popolare, specie nel Sud Italia.

Tradizione e cultura: il legame con il territorio e con il vino

La “percoca nel vino” è più di un semplice abbinamento: è un rituale estivo che affonda le sue radici nella cultura popolare campana. La tradizione vuole che la percoca venga tagliata a spicchi e lasciata macerare in una caraffa di vino bianco o rosso, creando una bevanda aromatica e fruttata da gustare nelle giornate più calde. Un gesto semplice ma ricco di significato, che racconta di convivialità, di pranzi all’aperto, di estati contadine.
Le percoche col vino si consumano spesso a fine pasto, come dessert rinfrescante o “digestivo” naturale.

Quale vino usare con le percoche?
La scelta del vino varia a seconda delle preferenze personali e delle consuetudini familiari. Alcuni preferiscono un bianco fresco e fruttato, come il Falanghina o il Greco di Tufo, mentre altri optano per un rosso leggero e poco tannico, come il Gragnano o l’Aglianico giovane. L’importante è che il vino non sia troppo strutturato, per lasciare spazio al profumo e al sapore del frutto.

Percoche sciroppate e cucina popolare
Oltre al celebre abbinamento con il vino, le percoche sono protagoniste anche della cucina popolare estiva. La consistenza compatta le rende ideali per la conservazione in sciroppo, pratica molto diffusa in passato per garantire la frutta anche fuori stagione. Le percoche sciroppate possono essere gustate al naturale, utilizzate in dessert freddi, oppure accompagnate da una pallina di gelato alla vaniglia.

In molte famiglie, le percoche venivano preparate anche sotto spirito o trasformate in marmellata da gustare nei mesi successivi, secondo usi tramandati di generazione in generazione.

Varietà e curiosità: un frutto, tante identità regionali

Le percoche non sono tutte uguali: sotto questo nome si raccolgono diverse varietà regionali, ognuna con caratteristiche distintive per colore, consistenza, profumo e destinazione d’uso.

Tra le varietà più note:

  • Percoca napoletana: a polpa gialla, soda, profumata e non spicca (il nocciolo non si stacca facilmente). È perfetta per la conservazione sotto sciroppo e per essere tagliata nel vino.
  • Percoca giallona di Siano: riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale della Campania, ha frutti di grandi dimensioni, buccia intensamente colorata e polpa consistente e dolce. È molto usata nella trasformazione artigianale.
  • Percoca pugliese (o tardiva di Turi): raccolta a fine luglio-agosto, ha polpa succosa e colore brillante. È tra le più coltivate in Puglia, anche per la produzione industriale.
  • Percoca di Leonforte (Sicilia): presidio Slow Food, è raccolta tardivamente (settembre-ottobre) e protetta da sacchetti di carta già dall’albero, per mantenerne intatti profumo e qualità organolettiche.

Percoca, percocca o percoco?
Il termine deriva dal latino “praecoquum” (precoce) e non è un incrocio tra pesca e albicocca come erroneamente si pensava. Tra le tre forme “percoca”, “percocca” e “percoco”, la più corretta e diffusa è percoca (femminile, con una sola “c”), mentre “percoco” si usa per indicare l’albero. L’Accademia della Crusca considera “percoca” un regionalismo ormai riconosciuto a livello nazionale, presente nei dizionari italiani e ampiamente usato nella cucina tradizionale di Basilicata, Campania, Puglia e Lazio.

Idee in cucina: ricette con le percoche

Le percoche, con la loro polpa soda e profumata, si prestano a una varietà di preparazioni sia dolci che salate. Ecco alcune idee semplici e gustose per portarle in tavola.

Ricette dolci e classiche

Marmellata di percoche
Ideale da spalmare o per farcire crostate, si ottiene cuocendo 1 kg di percoche mature, sbucciate e tagliate a pezzi, con 350 g di zucchero e il succo di 1 limone per circa 40-45 minuti, fino a ottenere la giusta consistenza.

Crostata con marmellata di percoche
Preparare una base con 250 g di farina, 125 g di burro, 100 g di zucchero, 1 uovo e 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata. Stendere la frolla, farcire con 300 g di marmellata di percoche, decorare con strisce di pasta e cuocere a 180 °C per 35-40 minuti.

Percoche sciroppate
Una conserva estiva da gustare tutto l’anno: cuocere 1 kg di percoche a spicchi in uno sciroppo preparato con 500 ml di acqua e 250 g di zucchero, far bollire per 5 minuti, inserire nei vasetti sterilizzati e sigillare sottovuoto.

Ricette fresche

Insalata estiva con percoche e mozzarella
Tagliare 2 percoche sode a spicchi, unire a 200 g di mozzarella di bufala, rucola fresca, qualche noce e condire con olio extravergine d’oliva, aceto balsamico e sale. Un piatto originale e leggero.

Spiedini con percoche e formaggi
Alternare su spiedini di legno cubetti di percoche, pecorino dolce, prosciutto crudo e foglie di basilico. Ottimi come aperitivo fresco o antipasto estivo.

Insalata di percoche con feta e semi tostati
Tagliare 2 percoche mature ma sode a spicchi sottili, lasciando la buccia se è liscia. In una padella antiaderente, tostare leggermente 1 cucchiaio di semi di zucca o mandorle a lamelle per 2-3 minuti, finché non diventano dorati. In una ciotola capiente, unire le percoche, 100 g di rucola fresca e 80 g di formaggio feta sbriciolato. Preparare un’emulsione con 2 cucchiai di olio evo, succo di mezzo limone, sale e pepe e condire l’insalata. Aggiungere i semi tostati, mescolare delicatamente e servire subito, con una fetta di pane integrale.

Percoca nel vino
La ricetta più tipica: sbucciare 1 percoca ben soda, tagliarla a spicchi e immergerla in un bicchiere o caraffa di vino bianco o rosso fresco, lasciandola riposare per almeno 30 minuti. Il frutto assorbirà gli aromi del vino, regalando un sapore unico.

Dolci, compatte e profumate, le percoche sono molto più di una semplice variante della pesca: incarnano l’estate più autentica e genuina, con la loro polpa soda, il sapore intenso e il valore nutrizionale. Consumate fresche, sciroppate o immerse nel vino, raccontano storie di convivialità e tradizione contadina. Scegliere le percoche di stagione significa valorizzare il territorio e le cultivar locali, promuovendo uno stile di vita consapevole e rispettoso dei cicli naturali.

Acquistando le percoche nei reparti ortofrutta di Sole365, si contribuisce attivamente alla ricerca scientifica in collaborazione con AIRC: un piccolo gesto quotidiano che coniuga gusto, benessere e impegno per un futuro più sano.

 

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