La gioia e l’abbondanza del Carnevale in un dolce!
Le chiacchiere, sono tra i dolci più amati del Carnevale. Fragranti e saporite sono parte integrante della parte della tradizione culinaria di molte regioni italiane, anche se vengono preparate in varie versioni, spesso con piccole variazioni a seconda della zona.
Anche i nomi possono cambiare (“chiacchiere”, “bugie” “frappe”, “cenci” o “sfrappole”) e la forma, spesso a strisce, rombi o rettangoli.
Sono spesso decorate con zucchero a velo o glassa per renderle ancora più invitanti.
La ricetta tradizionale si basa su un impasto di farina, uova, burro e zucchero, steso sottile e poi tagliato in pezzi che vengono fritti fino a ottenere una consistenza dorata e croccante.
Alcuni cuochi aggiungono alcolici come il vino bianco o il liquore, mentre altri preferiscono aromatizzare l con vaniglia o scorza di agrumi.
Questo dolce incarna il simbolo per eccellenza del Carnevale perché rappresenta l’ultima opportunità di gustare cibi ricchi e calorici prima del periodo digiuno Quaresima.
Ma perché si chiamano chiacchiere?
La leggenda racconta che la Regina che diede il nome alla pizza, Margherita di Savoia, stesse facendo una chicchierata con i suoi ospiti e chiese al suo fidato cuoco di corte Raffaele Esposito, di preparare qualcosa che potesse accompagnare al meglio il suoi incontro: nacque così uno dei dolci più famosi della nostra tradizione.
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